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Quando le biblioteche vanno in fiera. Intervista a Maria Cristina Selloni

27 ottobre 2016

Le Biblioteche di Roma si presentano quest’anno a Più libri più liberi con un traguardo importante. L’Istituzione, creata per unificare le biblioteche che fino a quel momento facevano capo alle circoscrizioni della città – ora definite municipi – compie infatti 20 anni. Questa è cresciuta anno dopo anno, fino ad arrivare alle 39 biblioteche di oggi, molte delle quali nuove o totalmente rinnovate.
“La scelta fatta dall’Amministrazione comunale nel 1996 – spiega Maria Cristina Selloni, direttrice dell’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma – si è rivelata particolarmente coraggiosa ed è stata emulata in seguito da molte città italiane. Ha consentito al sistema bibliotecario di avere maggiore autonomia e di essere più duttile dal punto di vista amministrativo. Certamente il numero di biblioteche non è sufficiente a coprire tutti i quartieri della città. Possiamo dire però che esiste almeno una biblioteca per ciascuno dei 15 municipi di cui è costituita Roma, ma è anche vero che ognuno di questi è grande più di una città media di provincia. L’assenza di una programmazione a priori ha portato a una distribuzione disomogenea delle biblioteche all’interno della città. Molte sono nate su spazi scolastici dismessi e per questo è stato faticosissimo costruirne un’identità riconoscibile”.

Le biblioteche di Roma in numeri. Può fornirci qualche dato?

In rapporto alla popolazione romana e alle persone che gravitano in città, come per esempio i 500 mila studenti fuori sede, i numeri ci ricordano che c’è ancora molto da fare. Abbiamo circa 30-35 mila nuovi iscritti all’anno, con un movimento di libri di circa 1 milione l’anno. È stato stimato che nel 2015 i visitatori complessivi, iscritti o meno, alle biblioteche del Sistema sono stati 2.061.000. Sempre nel 2015, sono stati effettuati 938 mila prestiti nelle nostre biblioteche: un dato che, messo in rapporto alla popolazione di Roma, ci mostra come ogni abitante della città legga molto meno di un libro all’anno. Senza ombra di dubbio i prestiti stanno calando, con la diminuzione più consistente avvenuta nel 2013, anno in cui a causa del taglio della spesa pubblica non abbiamo potuto comprare alcuna novità. Questo ha ostacolato soprattutto la possibilità di catturare nuovi lettori.

In un quadro dominato dal calo dei prestiti emergono anche segnali positivi?

Sì, vediamo un leggero aumento delle risorse digitali, come del download degli e-book e dell’utilizzo dei quotidiani online. Ma il risultato migliore è quello del prestito interbibliotecario, in decisa crescita grazie in particolare al contributo dei lettori forti. Sono soprattutto loro infatti che utilizzano il servizio, andando a scegliere i libri nel catalogo online e richiedendoli indipendentemente dalla biblioteca di appartenenza. Siamo arrivati a circa 150 mila titoli che si muovono in questo modo.

Qual è il ruolo delle biblioteche di Roma all’interno di Più libri quest’anno?

Per noi Più libri è l’appuntamento più importante dell’anno. I bibliotecari infatti svolgono la propria attività principalmente all’interno delle biblioteche e delle scuole, con poche occasioni di lavoro esterno e per questo la fiera è l’appuntamento per eccellenza di visibilità esterna. A Più libri la nostra attività è focalizzata sulla fascia di età per noi più significativa, che è l’infanzia. Fin dal 2001 gestiamo infatti lo Spazio Ragazzi, dedicato ai ragazzi fino ai 14 anni con un occhio di riguardo ai più piccoli, grazie all’area destinata a Nati per Leggere, il progetto di promozione della lettura che è il nostro fiore all’occhiello e di cui siamo portabandiera a livello nazionale. Il nostro programma per questa edizione di Più libri è particolarmente ricco, con eventi pensati per tutte le età. Lo Spazio sarà infatti animato dalle 10:30 fino a sera con incontri con gli autori, laboratori per bambini e ragazzi e appuntamenti di formazione per insegnanti e genitori. Quest’anno prevediamo cinque incontri per gli adulti, tra cui uno dedicato al tema dei videogiochi in biblioteca, troppo spesso demonizzati ma che possono essere utilizzati dai ragazzi anche con finalità educative. Saranno allestite due mostre all’interno dello Spazio, una dedicata all’anniversario della morte di Shakespeare e una per i più piccoli.
Il Sistema bibliotecario di Roma è ormai il punto di riferimento di altre istituzioni culturali della città relativamente al settore ragazzi e proprio per questo collaboreranno ai nostri eventi in fiera il Teatro di Roma, l’Accademia di Santa Cecilia, Palaexpo e Myosotis, l’organismo che gestisce le attività per bambini al museo civico di zoologia di Roma. La nostra attività non si esaurisce però solo nei giorni di Più libri ma si svolgerà anche nelle settimane precedenti. Dal 21 novembre al 1° dicembre avranno luogo infatti otto appuntamenti nelle biblioteche e nelle scuole romane con gli editori che poi esporranno in fiera, con lo scopo di preparare il pubblico a partecipare alla fiera in maniera più consapevole.


Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.

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