«ZOOlibri nasce lo 01/01/01 – racconta l’editore Corrado Rabitti – incontro di esperienze e idee. Volevamo un nome italiano, almeno in parte, facilmente pronunciabile e memorizzabile. Dopo molte riflessioni (il nome, il colore, la dizione, l’identità culturale, il catalogo, il mercato esistente) abbiamo scelto la lettera zeta – l’ultima del gruppo, anche troppo facile! – e il concetto di zoo. Un nuovo zoo, pieno di animali, di ogni sorta, da ogni parte del mondo, protagonisti di storie originali e divertenti».
Poi è arrivato il marchio. «Un occhio rosso, acceso della nostra passione, che vigila bene aperto dalla costa del libro, dalla copertina, dallo scaffale. ZOOlibri ha un’anima indipendente e ribelle, tutto quello che facciamo rispetta uno stile di vita e di pensiero. Perché – come ha detto un grande personaggio che è nel nostro DNA – pensare è il motivo per cui svegliarsi la mattina».
ZOOlibri produce e traduce. «Per le nostre produzioni amiamo costruire, per questo scegliamo illustratori esordienti: lavorare con loro è difficile, molto laborioso, ma il risultato finale è sempre sorprendente. Credo fortissimamente nella costruzione del libro illustrato, un procedimento che porti a produrre ogni volta un progetto nuovo e originale, realizzato a quattro mani: editore, art director, scrittore, illustratore. Nei nostri libri la storia è l’origine di tutto e si parte sempre da quella per fare un buon albo illustrato. Crediamo che ogni libro che facciamo debba meritarsi il lettore e strappargli un sorriso di soddisfazione. Per I titoli da tradurre la ricerca è lunga, articolata: scovare ogni volta un artista o uno stile “nuovo”, almeno sul nostro mercato, che possa stare sul catalogo in armonia con gli altri titoli. Il catalogo è la nostra galleria d’arte».
E dove sta andando il vostro catalogo, anche rispetto alle tendenze del segmento editoriale in cui operate?
Parlando di progetti in arrivo, avremo un autunno molto caldo e gratificante. Tra i nuovi libri prodotti sta per giungere Il brutto anatroccolo, una storia classica illustrata in chiave moderna da Veronica Ruffato, che è già al lavoro sull’opera seconda e che seguiremo passo passo verso un futuro molto radioso. Poi, tra i libri tradotti, il ritorno dell’ormai «classico» La vera storia dei 3 porcellini, illustrato da Lane Smith. Un gioiello: la vera storia raccontata dal punto di vista del lupo. Poi Buonanotte Signor Panda, il secondo libro dedicato a uno dei nostri personaggi più amati che in questa storia accompagna gli amici animali a dormire. Poi Un giorno da Koala, illustrato dal superbo Jim Field, autore di Un Leone dentro, nel quale amicizia e coraggio sconfiggono la paura. E ancora, Oliver Jeffers con Noi siamo qui: una lettera d’amore di un padre a suo figlio, un pensiero positivo rivolto al futuro.
La prossima primavera ci attendono dei ritorni graditissimi tra gli artisti tradotti. Daniela Kulot, autrice di Coccodrillo innamorato, David Litchfield, autore di L’orso e il piano, sempre Oliver Jeffers con opere tutte nuove e inedite. E lo stesso tra gli artisti prodotti: Virginie Soumagnac, Valeria Valenza, Veronica Ruffato. Il 2019 porterà alla nostra galleria d’arte altre preziose scoperte.
Per quanto riguarda le linee di tendenza, ci sentiamo di sottolinearne una tra tutte. La scomparsa delle principesse e la soprendente e gradita esplosione della natura: fiori e foglie, vegetazione ovunque. Molto rinfrescante!
ZOOlibri partecipò per la prima volta nel 2006, con un catalogo piccolo piccolo e tanta apprensione: Roma era lontana da Reggio Emilia molto più di adesso. Di quell’edizione ricordiamo con stupore due cose: cominciammo la fiera senza libri a causa di un problema tecnico nella spedizione – vendere libri senza libri fu molto difficile! – ma incontrammo un pubblico incredibilmente caloroso. Ci dicevano «Ho comprato i vostri libri, che bravi!». Il tempo è passato, il catalogo è cresciuto e anche il numero di coloro che ci seguono.
Così siamo tornati nell’anno più bello, il 2017, sotto La Nuvola. Siamo stati travolti, coccolati e trattati come si deve, senza incidenti. Magnifico, bravi tutti. La forza di un evento come questo sta nel fatto che il pubblico in fiera trova quello che vuole – libri selezionati e curati – e incontra persone preparate e disponibili al confronto, autori compresi. Non è poco: come lettore, testimonio che incontrare uno scrittore che amo è un’esperienza impagabile, un’emozione fortissima!
Poi, un dettaglio importante: il nome della fiera, che rappresenta una dichiarazione d’intenti nella quale ci riconosciamo totalmente. Libri, libertà, indipendenza. Essere indipendenti è un valore aggiunto, e i lettori che seguono questo tipo di editoria lo sanno benissimo.
Quello che ci auguriamo è di rivedere, questo dicembre, tutte le belle persone che lo scorso anno sono passate a trovarci. E qualcuna nuova. Sarebbe un piacere assoluto. Allo stand ci sarà tutto lo zoo: orsi, volpi, panda, koala, anatroccoli, porcellini… Aspettiamo tutti i lettori con una promessa: porteremo in fiera le nostre gioie e tutta la nostra gioia.
di Alessandra Rotondo