L’Italia arriva al secondo posto della classifica dei libri più venduti nei Paesi Bassi, grazie a Paolo Cognetti, che con la versione olandese di Le otto montagne si posiziona al secondo posto con 126 mila copie vendute. Un risultato che conferma il successo internazionale del libro vincitore del premio Strega 2017, tradotto in più di trenta lingue. A completare il podio olandese dell’anno scorso troviamo in prima posizione la scrittrice irlandese Lucinda Riley con Le sette sorelle che ha ottenuto un risultato leggermente superiore in termini di vendite (129 mila copie) e al terzo Origin di Dan Brown con 114 mila copie. I risultati in termini di vendite dei best seller del 2018 sono comunque inferiori (anche di molto) rispetto all’anno precedente. Basta osservare che la versione olandese di Origin è stato il best seller del 2017 con 244 mila copie vendute: quasi il doppio rispetto al titolo della Riley.

libri Paesi Bassi

Ma passiamo alle performance del mercato del libro. I dati relativi al 2018 resi noti da KvB Boekwerk e Gfk fotografano un settore sostanzialmente stabile, con una leggera crescita a valore dovuta soprattutto all’aumento dei prezzi medi di libri ed e-book. Il fatturato è infatti passato da 530 milioni di euro a 541 milioni, con un aumento del 2,1%, mentre le copie vendute sono state circa 40,9 milioni, contro i 41,2 milioni del 2017, pari a un -0,7%. E a contribuire alla crescita a valore è stato proprio l’aumento dei prezzi. L’anno scorso infatti il prezzo medio dei libri si è attestato a 13,10 euro, con una crescita del 2,5% rispetto al 2017 e quello degli e-book è arrivato a 8,95 euro, con un +3,5%.

I dati relativi al 2018 confermano comunque una seppur debole ripresa del mercato, anche se è ancora consistente il divario con i risultati precedenti alla crisi: nel 2008 per esempio le copie vendute erano state più di 50 milioni. Il risultato dell’anno scorso arriva dopo tre anni di crescita: +4% a valore e +5% a volume nel 2015, +5% sia a valore che a volume nel 2016 e +1,1% a valore e +0,7% a volume nel 2017..
I lettori olandesi hanno comprato in media 2,4 libri a testa: lo stesso numero del 2017 e del 2016. Anche in questo caso, si tratta di un numero inferiore rispetto ai valori registrati prima della crisi economica. Nel 2008 infatti il numero di libri letti all’anno era in media pari a 3,1.

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Anche negli anni più pesanti della crisi le vendite di e-book hanno continuato a registrare segni positivi, con una tendenza alla crescita progressiva della quota degli e-book rispetto al totale dei libri venduti. Nel 2018 gli e-book incidono per una quota del 7,6% sul totale delle vendite dei canali trade, in aumento rispetto al 7,4% del 2017, al 7,1% del 2016, al 6,5% del 2015, al 6,0% del 2014, al 4,5% del 2013, al 3,0% del 2012 e all’1,5% del 2011.

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Per avere informazioni sulle quote e sugli andamenti dei generi editoriali dobbiamo fare riferimento ai dati relativi al 2017. È la narrativa la categoria che rappresenta ancora la quota principale di libri venduti, con il 39% delle vendite, anche se in calo negli ultimi anni (era il 43% nel 2012). A crescere progressivamente è invece la quota dei libri per bambini e ragazzi, arrivata al 26% del totale, contro il 21% del 2012. Pressoché stabile invece la saggistica, passata nello stesso intervallo di tempo dal 29% al 31%. Quattro libri su cinque sono acquistati in un punto vendita fisico (libreria, cartolibreria o altro tipo di negozio), mentre il resto in uno store online.

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di Antonio Lolli


Questo è un articolo del Giornale della Libreria