Continuano le nostre interviste agli editori della piccola e media editoria che parteciperanno alla sedicesima edizione di Più libri più liberi.
Oggi parliamo di NN Editore, una casa editrice milanese nata da pochi anni, ma con un progetto forte che l’ha subito imposta sulla scena editoriale. Un marchio riconoscibile e un catalogo che persegue una certa idea di letteratura, che sappia parlare di identità e che si rivolga al contemporaneo.
I buoni risultati raggiunti da NN danno prima di tutto un segnale molto forte sui gusti dei lettori e indicano all’editoria la necessità di creare un’offerta di qualità. Ma a giocare una parte importante nel successo è, in questo caso, anche una buona comunicazione e il rapporto diretto coi lettori, perseguiti sia attraverso i canali social sia con iniziative creative capaci di raccogliere l’entusiasmo di molti.
Abbiamo intervistato l’editore Eugenia Dubini, per farle qualche domanda sulla presenza di NN in fiera.
Come definireste il vostro catalogo e la vostra linea editoriale?
Raccontare il mondo di oggi, la ricerca d’identità nel nostro tempo, la confusione etica che uomini e donne vivono ogni giorno, qui e ora. Fin dalla decisione che il nostro nome sarebbe stato NN, abbiamo voluto mettere in luce, dare risalto a questo nodo del contemporaneo. Il tema è il tema della letteratura tutta, ma seguire un tema per proporre i libri, al di là di generi, e di nazionalità degli scrittori, può essere un diverso modo di parlare ai lettori. Sulla linea editoriale e sul ruolo di editore, abbiamo deciso di strutturare il nostro catalogo in serie e non in collane, seguendo un filo tematico o un punto di ispirazione comune a ogni progetto, come filo conduttore delle nostre scelte e anche come percorso di lettura.
Cosa può offrire Più libri più liberi a una casa editrice come la vostra? Che cosa vi aspettate dal trasferimento nella Nuvola?
Sarà il nostro terzo PLPL come NN. Siamo sempre stati molto soddisfatti, tanto pubblico, molte occasioni di incontrare davvero i lettori. Non solo, è un momento di confronto e scambio con il resto della filiera. Il trasferimento nella Nuvola è una scommessa e un’opportunità, ma vediamo anche dei rischi. La location è bellissima e suggestiva, le opportunità di una crescita della fiera sono tante, il rischio potrebbe essere quello di un’affluenza non profilata un po’ caotica e dispersiva.
Oltre alla presenza in fiera con lo stand, avete già pensato a presentazioni e attività per i lettori per l’edizione di quest’anno?
Quest’anno abbiamo deciso di dedicare tutte le nostre attività in fiera all’incontro con i lettori e con i rappresentanti della filiera. Investiremo sulla promozione allo stand, con diverse iniziative, come il nuovo «Catalogo scomposto», un catalogo organizzato per percorsi di lettura e non in ordine cronologico o per serie. Inoltre, abbiamo alcune novità pensate per i lettori, come il gioco legato alla riedizione de Le prime 15 vite di Harry August, nuove shopper, segnalibri, cartoline.
Quali sono le direzioni che prenderete per i prossimi mesi, dal punto di vista editoriale e di scelta dei titoli?
Siamo molto felici del piano editoriale costruito per il 2018. Che conferma e rilancia le nostre scelte editoriali. Per cui oltre alla riproposizione di nostri autori già conosciuto dai lettori, come il nuovo libro attesissimo di Kent Haruf, ambientato in una Holt ai tempi dei pionieri, avremo l’ultimo capitolo della trilogia di Tom Drury, e il secondo di quella di Brian Panowich e della serie di Adriano Panatta di Giorgio Serafini Prosperi. Sempre nel 2018 è previsto il secondo libro di Jenny Diski, e Sarah Manguso, Tony Laudadio e Joseph Incardona.
Ma a queste proposte, di autori già conosciuto dai nostri lettori, ne abbiamo aggiunte di nuove. La prima è Jesmyn Ward, l’autrice americana che era orfana di un editore italiano e che siamo orgogliosi di poter portare noi in Italia: Salvage the Bones ha vinto il National Book Award nel 2011 e Sing, Unburied, Sing, l’ultimo romanzo di Jesmyn, è di nuovo in finale per l’edizione del NBA di quest’anno, in America sta incontrando un successo straordinario e siamo orgogliosi di farla finalmente conoscere ai lettori italiani. Accanto a lei, siamo felici di annunciare che riprendiamo in Italia Sherman Alexie, e che pubblicheremo il nuovo libro di Jesse Ball, insieme al memoir di Yiyun Li, e agli esordi di Sarah Baume, Jane Alison e Margaret Malone. Inizieremo a lanciare una nuova trilogia ambientata nel deserto dello Utah di cui ci siamo innamorati, L’autore si chiama James Anderson. E poi abbiamo novità importanti tra gli italiani, come i due esordienti che lanceremo nell’anno, Roberto Camurri a gennaio e Alessio Forgione a settembre. Con loro diamo inizio a un progetto specifico sulla letteratura italiana contemporanea. Ultima nella lista, ma tra le prime uscita di NN, a gennaio, è Laura Pariani, che apre la serie «Crocevia», curata da Alessandro Zaccuri. Come con «Viceversa», si affronta un tema del contemporaneo affidandolo a grandi scrittori italiani. Sono alcune parole, il perno di questa serie, e Laura Pariani racconterà la Passione, e il libro si intitolerà Di ferro e d’acciaio.
L’autore: Denise Nobili
Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui