L’edizione 2017 di Più libri più liberi si preannuncia particolarmente ricca di novità. A partire dalla nuova sede che dal 6 al 10 dicembre ospiterà la manifestazione: il Roma Convention Center La Nuvola, di cui tanto si è parlato in questi mesi.
La struttura, con i suoi 8 mila posti complessivi e un auditorium capace di accogliere 1.800 persone, ospiterà quello che ancora oggi rappresenta il principale momento di scambio e di incontro per la piccola e media editoria italiana. Ogni anno infatti editori, autori e lettori trovano in Più libri uno spazio di confronto privilegiato, grazie alla ricchezza dell’offerta tematica e all’articolazione degli eventi proposti. La nuova sede consentirà la partecipazione di un numero maggiore di editori rispetto alle passate edizioni al Palazzo dei Congressi dell’Eur grazie all’aumento dei metri quadrati espositivi e costituirà un ambiente più agevole e comodo per i visitatori.
Era evidente quindi che la Nuvola dovesse diventare anche il fulcro della campagna di comunicazione della fiera – curata per il quarto anno consecutivo da Bunker, studio di progettazione culturale con sede a Modena – considerando che Più libri sarà la prima occasione pubblica in cui i cittadini, romani e non, potranno vivere questi spazi. La progettazione della nuova campagna di comunicazione parte dalla ridefinizione dell’identità visiva della fiera. Ogni trasloco infatti ha sempre il sapore di un nuovo inizio. E questo vale anche per Più libri, che nella nuova sede manterrà le specificità che l’hanno fatta crescere anno dopo anno, ma con una veste nuova, un abito rinnovato. La creazione di un nuovo logo consente di rafforzare ancora di più questo messaggio.
«Il nuovo logo – racconta Francesco Ceccarelli, partner e Creative Director di Bunker – nasce sulla scia dell’esperienza dell’anno scorso in cui, attraverso il claim Sono Tutte Storie, avevamo comunicato la ricchezza culturale della fiera, in cui sono presenti editori attivi in tutti i settori dell’editoria». «Abbiamo ideato un logo più moderno e dinamico – aggiunge Lia Roncaglia, Senior Graphic Designer di Bunker – espressione della varietà di forme e contenuti che Più libri è in grado di offrire. Il rettangolo rosso che cambia, si accorcia, diventa un quadrato e torna ad allungarsi può richiamare anche i diversi formati dei libri pubblicati dai piccoli editori. È anche un logo più leggibile rispetto a quello precedente ed è caratterizzato, come tutta la campagna, da una maggiore linearità e chiarezza. Il richiamo all’essenzialità delle forme si nota anche nel font scelto, il Sofia Pro: un carattere bastoni moderno e armonioso, che si combina perfettamente con l’architettura che ospiterà la fiera.
La campagna racconta il nuovo spazio, la Nuvola, attraverso la comunicazione della nuova identità. L’elemento grafico che racchiude il nuovo logo nella campagna viene attraversato dalla Nuvola, come se quest’ultima volesse uscire dal perimetro nel quale è stata inserita; concetto che si lega con il nome stesso della fiera e il suo rimando alla libertà.
«Per le immagini della campagna – continua Ceccarelli – abbiamo pensato fin da subito a Roland Halbe, un fotografo tedesco riconosciuto a livello internazionale, per i suoi reportage fotografici di architetture contemporanee. Avevamo già avuto modo di collaborare con lui un paio di anni fa quando avevamo disegnato e progettato il sito corporate di Mondadori, visto che l’edificio di Oscar Niemeyer, sede del Gruppo, era stato oggetto di un suo reportage. I suoi scatti della Nuvola ci sono sembrati i più equilibrati da un punto di vista cromatico e visivo.
La comunicazione di quest’anno quindi punta ancora di più sull’identità di Più libri. Un’identità che si è rafforzata anno dopo anno, consentendo alla fiera di guadagnare quella credibilità e quella autorevolezzache l’hanno portata a essere una delle manifestazioni culturali più amate del Paese e che, dal trasloco alla Nuvola, riceverà nuova linfa in termini di attrattività per il pubblico, di progettualità di contenuti e di accoglienza di nuovi espositori.
Antonio Lolli
Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.