Tra realtà nuovissime come Parapiglia e Black Coffee, in questa sedicesima edizione di Più libri più liberi non mancano certo realtà editoriali che sono cresciute assieme alla fiera. È questo il caso di Keller editore, casa editrice trentina nata nel 2005, di cui oggi abbiamo deciso di parlare.
Un catalogo di qualità, caratterizzato sia da una confezione ben riconoscibile e sia dal grande spazio dato alla letteratura straniera anche di quei Paesi a cui spesso viene riservata poca attenzione. Sotto il marchio di Keller sono approdati in Italia libri importanti, anche per i temi affrontati, e nomi di riguardo della narrativa a livello mondiale, come il premio Nobel Herta Müller. Sempre più spazio lo trovano i libri di saggistica, che proprio ora prendono posto in una nuova collana dedicata.
Anche quest’anno la casa editrice sarà a Più libri più liberi, ne abbiamo parlato con Roberto Keller.
Come definireste il rapporto di Keller con la fiera?
Ormai partecipiamo dal 2008, quindi una decina d’anni. Per noi Roma è sempre un bellissimo momento. Lo è perché incontriamo lettori, librai, giornalisti e amici editori che altrimenti incrociamo con difficoltà. Vivere e lavorare nelle Alpi significa anche avere meno occasioni per confrontarsi con i colleghi ed essere spesso più proiettati oltre i vicini confini nazionali che non verso altre aree del proprio Paese. Per questo Roma è sempre importante per noi: è una immersione nell’editoria di cui facciamo parte.
Che cosa vi aspettate dal trasferimento di Più libri alla Nuvola? Su cosa punterete in fiera?
Guardiamo alla Nuvola con quel misto di speranza, entusiasmo e anche con gli interrogativi che precedono sempre le nuove strade e le nuove esperienze. Non ho ancora visto la struttura e quindi sono molto curioso. Sicuramente sarà uno stimolo in più per i lettori che non hanno ancora deciso se venire a Più libri più liberi. Io mi aspetto di vedere il folto pubblico a cui mi sono abituato in questi anni.
Per quanto riguarda la Keller, a Roma daremo molto spazio alle ultime novità del catalogo come L’eredità delle dee della ceca Kateřina Tučková che ci porta nel mondo di antiche guaritrici dei Carpazi Bianchi e che è uno dei bestseller di sempre del suo Paese ora tradotto in 15 lingue. E ancora il primo libro della nuova collana di saggistica, 1517. Storia mondiale di un anno del grande storico tedesco Heinz Schilling, bellissimo affresco storico e bestseller per mesi nella top ten dei più venduti in Germania.
Accanto a questo anche un volume affascinante un po’ romanzo a disegni un po’ libro d’arte, ossia il Moby Dick o la Balena disegnato da Roberto Abbiati. Elegantissimo e poeticissimo viaggio nel capolavoro della letteratura mondiale di Herman Melville che presenteremo assieme all’autore Roberto Abbiati. Non mancheranno ovviamente le esplorazioni letterarie lungo le più diverse rotte della letteratura europea a cui i nostri lettori sono affezionati.
Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi mesi di Keller?
Sono molte le uscite in arrivo da Il suono della vita di Hanns-Josef Ortheil, uno degli autori più amati e premiati della letteratura tedesca, alla proposta in prima edizione italiana di un classico mitteleuropeo come Cuori cicatrizzati di Max Blecher, un po’ Montagna incantata e un po’ Diceria dell’untore. Torneranno due autori che stanno conquistando sempre di più i lettori italiani come Sorj Chalandon e Martin Pollack, ma poi avremo anche reportage su luoghi incredibili come la Kolyma o il Danubio o la Turchia di Erdogan.
Accanto alla narrativa prenderà sempre più quota la parte saggistica che per il 2018 si alternerà tra letteratura, storia e pensiero, per esempio con il volume dedicato a L’impero asburgico, oppure con Una nuova storia del grande storico Pieter Judson o ancora con lo splendido libro su Il tempo di Rüdiger Safranski. Non mancheranno nuove voci: la tedesca Mariana Leky, che ha sbaragliato la concorrenza di americani, francesi e altri pezzi da novanta conquistandosi il titolo di miglior libro dell’anno 2017 per i librai indipendenti tedeschi (800 i librai che hanno votato); la franco-tedesca Sylvie Schenk che con Corre veloce la vita riuscirà a commuovere e scaldare i cuori di molti. E ci sarà ancora spazio per la letteratura russa, ceca, americana, spagnola (con il ritorno in Keller di Santiago Roncagliolo).
L’autore: Denise Nobili
Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.