La casa editrice con i piedi tra le due sponde dell’Atlantico. Questa è Kalandraka Editora, una realtà editoriale nata nel 1998 a Pontevedra, una piccolissima cittadina del nord-ovest della Spagna affacciata sull’oceano e specializzata nella pubblicazione di albi illustrati per i più piccoli. Dall’esperienza di Kalandraka Editora sono nate due case editrici indipendenti che mantengono un rapporto di scambio e collaborazione continua con la casa madre: Kalandraka Italia, con sede a Firenze e che parteciperà per il quinto anno consecutivo a Più libri più liberi, e Kalandraka Portugal. Kalandraka è presente con i libri del suo catalogo nel mercato messicano tramite il distributore e casa editrice locale Tecolote. Questo le consente di avere un’interazione diretta con gli autori e i lettori sull’altro lato dell’Atlantico.
«Il significato stesso della parola Kalandraka – spiega Lola Barcelo, direttrice di Kalandraka Italia – evoca un equipaggio che lavora all’interno di una nave cullata dalle onde di carta di un mare fatto di storie, filastrocche, acquerelli, collage, foto, scarabocchi… pronta a imbarcare marinai con il loro bagaglio di immaginazione e fantasia. Kalandraka è il nome di una zuppa di gallette che rappresentava una fondamentale fonte di cibo per i marinai nel corso delle traversate oceaniche, quando le provviste erano scarse».
Il progetto editoriale di Kalandraka si distingue in particolare per la cura nella scelta di autori italiani e internazionali di libri per ragazzi e nel dar loro la possibilità di farsi conoscere a un bacino di lettori che supera spesso i confini dell’area linguistica di appartenenza.
Com’è nato il percorso di Kalandraka Italia e qual è il rapporto con la casa madre?
La casa editrice ha iniziato il suo percorso in Italia nel 2008 e a oggi ha un catalogo di 64 titoli (61 titoli della collana Libri per sognare, due titoli della collana Sette Leghe, concepita per lettori in erba, e il primo titolo della nuova collana di divulgazione scientifica Animali Straordinari). È un catalogo molto più piccolo di quello della casa madre spagnola, che è di circa 350-400 titoli. Kalandraka Italia pubblica infatti 5-6 novità all’anno, a cui si aggiungono un paio di ristampe. Spesso si tratta di libri del catalogo di Kalandraka Editora, che possono essere già stati pubblicati in Italia, oppure mai proposti prima. Per esempio nel 2013 abbiamo riproposto un classico di Janosch, dal titolo Oh, com’è bella Panama!, che era già stato pubblicato in Italia, mentre nel 2014 abbiamo dato alle stampe Nel bosco dello scrittore inglese Anthony Browne che invece non era ancora stato proposto in Italia. Strada facendo abbiamo iniziato a realizzare libri con autori e grafici italiani. La loro collaborazione è per noi indispensabile per realizzare un catalogo di libri che resista alla sfida del tempo. In cambio noi della Kalandraka diamo loro la possibilità di farsi conoscere al di là dei confini italiani. In questo momento, per esempio, stiamo lavorando con Marco Somà, illustratore di Cuneo che pubblicherà con noi il secondo libro (il primo è stato La gallinella rossa, uno dei titoli del nostro catalogo che ha avuto più successo in Italia). Il libro di Somà sarà pubblicato, oltre che in italiano, anche in tutte le cinque lingue della penisola iberica: castigliano, catalano, basco, galiziano e portoghese, con una tiratura complessiva di circa 10 mila copie a seconda delle richieste delle diverse lingue. La Kalandraka pubblica libri anche in lingua inglese e vuole costituire un vero e proprio corridoio culturale che consenta di portare in Italia titoli di autori internazionali che non potrebbero farsi conoscere in altro modo, ma anche di presentare gli autori italiani ai lettori latinoamericani e iberici. L’editoria in lingua spagnola in questo momento è, dal punto di vista delle esportazioni, la terza a livello mondiale, per cui per un autore italiano può essere un’opportunità molto interessante raggiungere tale pubblico.
Quali indicazioni darebbe a un editore per consigliargli di partecipare a Più libri?
Questo sarà il nostro quinto anno di partecipazione a Più libri. Innanzitutto vorrei sottolineare un aspetto molto importante: è una fiera ben organizzata! Più libri è il luogo ideale per conoscere o ritrovare il nostro pubblico, che spesso torna anno dopo anno per scoprire le nostre novità e chiedere consigli sui prossimi libri da leggere. È qui che possiamo vedere l’effetto tangibile della fidelizzazione con i lettori. Noi editori infatti abbiamo poche occasioni per avere un’interazione diretta con le persone che ci leggono e che ci seguono, e proprio durante PLPL possiamo confrontarci con loro e creare un rapporto di scambio di opinioni e punti di vista.
Secondo noi il prossimo obiettivo che la fiera dovrà affrontare sarà quello di attirare il vasto pubblico dei non lettori. Sappiamo bene però che questo è un traguardo veramente difficile da raggiungere…
Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.