Nella newsletter della settimana scorsa a cura del Giornale della Libreria abbiamo illustrato il progetto della convegnistica professionale e come essa costituisca fin dall’inizio uno degli elementi costitutivi di Più libri più liberi. Un momento di confronto tra piccoli editori, la possibilità di avere un quadro delle tendenze di mercato, essere insomma un momento di aggiornamento professionale e di discussione tra editori.

Ovviamente ha significato per noi innovare anche le formule con cui questa idea è stata di anno in anno proposta. Così quest’anno – in vista del trasferimento nel 2017 nella Nuvola di Fuksas – abbiamo iniziato ad apportare alcuni cambiamenti, di cui la newsletter è un aspetto, così come il nuovo sito di PLPL.

Innanzitutto gli incontri professionali richiederanno quest’anno una pre-registrazione via e-mail a incontriprofessionali@plpl.it (o una registrazione in ingresso).

La chiediamo perché prevediamo un’agevolazione commerciale al momento dell’iscrizione al corso vero e proprio che si svolgerà nel 2017 e di cui a breve proporremo il palinsesto.
Ma la convegnistica professionale avrà da quest’anno tre linee di sviluppo: l’incontro tradizionale in sala; la possibilità per chi non potrà seguire il convegno (perché non presente Roma o impegnato allo stand) di utilizzare soluzioni di streaming; la successiva iscrizione a un corso vero e proprio a condizioni agevolate per chi si è registrato. La logica è la seguente: “Ti segnalo il problema o una tendenza in occasione della manifestazione. Cerco di farti capire il peso che possono avere per la tua attività. Se sei interessato, il corso successivo ti può offrire dei possibili strumenti operativi”.

I nomi dei relatori e le date dei corsi in aula verranno presentati nella newsletter che verrà inviata il 1° dicembre 2016, subito prima dell’apertura di Più libri 2016.

Intanto cominciamo con il menù della prima giornata!

Mercoledì 7 dicembre

Da un’editoria mainstream a una indistream?
Sala Smeraldo – ore 14.00-14.45

In questi anni autori e piccoli e medi editori hanno iniziato a scalare con più frequenza le posizioni di classifica: Sellerio, Edizioni E/O, Raffaello Cortina, NN, Bao Publishing, Il Castoro sono solo alcuni dei nomi che esemplificano questo processo. Nel 2014 i piccoli editori (meno di 13 milioni di fatturato e non collegati a gruppi editoriali) valevano il 30% del mercato editoriale, nel 2015 il 31%. E quest’anno? Sono diventati più bravi loro o è cambiato il pubblico e il mercato? Sono stati capaci di intercettare meglio dei grandi domande nuove di lettura? Hanno mostrato autori e letterature nuove, una diversa cura e qualità? O semplicemente in un mercato che in questi anni è stato fatto sempre più da forti lettori, hanno sfruttato l’onda della «tempesta perfetta»? Parliamone…

Si partirà dalla presentazione del consueto rapporto di Nielsen sull’andamento del mercato 2016 a un mese dal Natale, discutendo poi su come è andata in questi mesi la piccola editoria, le sue aree di crescita e di permanente criticità, coinvolgendo un grande gruppo editoriale che si è sviluppato in una logica di «costellazione» di sigle e di alcuni nuovi piccoli editori.

Editoria con Salone
Sala Smeraldo – ore 16.00-16.45 (In collaborazione con ALDUS)

La parola dello scorso anno è stata «Concentrazione», quest’anno non può che essere «Fiera». Perché siamo in un Salone che compie 15 anni; perché siamo alla vigilia di un trasloco e nella Nuvola di Fuksas e dovremo ripensarci; perché nell’aprile 2017 ci sarà a Milano «Tempo di libri. Fiera dell’editoria italiana» che pone al centro il nostro essere sistema industriale e la necessità di promuovere libri e lettura; perché le fiere sono eventi che catturano il pubblico (composto da visitatori che vanno dai deboli lettori ai professionisti per cui bisogna sviluppare occasioni di incontro per i professionisti); perché stiamo mettendo a punto un nuovo format di salone multipolare (Roma, Milano, una città del Sud); perché i Saloni sono occasioni di crescita industriale del settore e della filiera, di eruzioni di energie nascoste nel territorio; perché un sistema industriale non può fare a meno di una fiera in cui sia protagonista e offra occasione di formazione e aggiornamento agli editori. Il progetto Aldus inoltre offre l’occasione di uscire dalla dimensione polemica e di semplicistica contrapposizione Milano / Torino per mettere a confronto modi diversi in cui in Europa si intendono e fanno fiere, valorizzando i loro elementi innovativi attraverso la partecipazione di alcuni responsabili di fiere internazionali.

Sussurri e grida: i lettori in ascolto
Sala Smeraldo – ore 17.00-17.45

Gli audiolibri stanno diventando un mercato anche in Italia? E quanto vale nei canali trade? È un’opportunità di sfruttamento dei diritti secondari di molti libri. Ma perché solo narrativa o bambini e non autoformazione o self-help? Che spazi e visibilità hanno in libreria, e quali opportunità o minacce offrono le nuove piattaforme distributive come Audible? E che competenze assortimentali ha oggi il libraio per questi prodotti? Che caratteristiche hanno gli altri mercati stranieri (di cui verrà fornita a inizio dell’incontro una sintetica presentazione e di confronto con quello italiano)? Fare audiolibri cosa significa dal punto di vista editoriale? Dove e come li espone? Quali sono le problematiche in materia di contratti di edizione?


Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.