Librerie e nuove fasce di pubblico, internazionalizzazione, tecnologie: continuano a essere questi i temi che tengono assieme il programma professionale 2017 di Più libri più liberi, come già avevamo visto con gli incontri di mercoledì 6 dicembre e con quelli di giovedì 7.

Si conferma l’attenzione verso questi temi anche nei cinque incontri professionali previsti per venerdì 8 dicembre 2017.
Si comincia accendendo un riflettore sul pubblico prescolare e delle fasce più giovani di età (assai poco indagate e conosciute): La risorsa piccolo lettore (dalle 10.30 alle 11.20 in Aldus Room, piano mezzanino). Un segmento quello dei 3-5 anni poco conosciuto e il cui profilo verrà delineato per la prima volta in occasione di questo incontro attraverso i dati di un’indagine ISTAT. In generale in Italia il mercato e le librerie (sia indipendenti che di catena) sono stati aiutati ad affrontare la crisi di questi anni dalla risorsa rappresentata dai piccoli lettori: il mercato ragazzi italiano è andato meglio rispetto alla media del settore perché gli editori (e i piccoli in primo luogo) hanno sviluppato collane per nuove fasce di età e nuovi generi, puntando ad autori, illustratori, e grafiche di qualità. Un’offerta di eccellenza che si proietta anche sui mercati internazionali.

Di librerie, anche se da una diversa prospettiva si parlerà in un altro incontro della giornata: Le librerie che tengono assieme le città (in collaborazione con Roma Tor Vergata; si svolgerà dalle 12.30 alle 13.20 in Aldus Room, piano mezzanino). Il tessuto commerciale delle grandi città si è profondamente trasformato in questi anni dalla chiusura degli esercizi di vicinato, piccole botteghe artigiane a cui sono subentrate insegne di moda e abbigliamento, arredo per la casa, ristorazione. E le librerie sono state coinvolte pesantemente in questo processo. Alla contrazione del canale a favore delle catene editoriali e dell’e-commerce si è aggiunta poi la crescita dei valori del mercato immobiliare. Roma è un buon punto di osservazione di questo processo, anche dal punto di vista culturale. La crescita e la qualificazione dei tessuti urbani non può che passare attraverso politiche capaci di favorire lo sviluppo di un retail moderno, fondato sulla diversità come elemento di ricchezza e di coesione sociale del tessuto urbano: nei centri storici come nelle periferie. E in tutto ciò le librerie devono poter giocare un proprio ruolo con politiche specifiche di intervento.

L’altro filo rosso che si dipana nella giornata è quello dell’internazionalizzazione. In Italia come nel resto del mondo è necessario tradurre perché nessuna editoria può crescere in regime di autarchia e di muri. E le fiere con i loro rights center costituiscono i moderni bazar di scambio delle merci culturali. Ma per far viaggiare i libri occorre tradurli, soprattutto in un mercato che globalizzandosi ha incluso editorie e autori provenienti da Paesi un tempo ai margini dei grandi mercati occidentali del libro. Un incontro con le organizzazioni europee che supportano le traduzioni, attraverso specifici finanziamenti e progetti di promozione delle diverse letterature. Quali sono gli impegni economici messi in campo dai maggiori Paesi e le linee guida che a cui si attengono? E i piccoli e medi editori come sfruttano queste opportunità? A queste domande cercheranno di rispondere i partecipanti all’incontro Per far viaggiare i vostri libri (in collaborazione con ALDUS; si svolgerà dalle 11.30 alle 12.20 in Aldus Room, piano mezzanino).

L’incontro del pomeriggio sui Portali di scambio. Fiere del libro in America latina (in collaborazione con IILA -Istituto Latino Americano e ALDUS; si svolgerà dalle 14.30 alle 15.20 in Aldus Room, piano mezzanino) si propone di fornire ai partecipanti un quadro sulle opportunità che le fiere del libro offrono agli editori. Un’area geo-editoriale in cui la vendita e l’acquisto di diritti nei paesi dell’America latina sono cresciuti in modo significativo negli anni. In Italia, la stessa domanda di libri di narratori centro e sud americani sta conoscendo da alcuni anni una nuova stagione di interesse. Paesi che stanno affrontando importanti processi di trasformazione sociale e che perciò hanno necessità di avere nuovi prodotti culturali ed educativi per i loro cittadini. Un incontro in cui alcuni operatori di fiere del libro di Centro e Sud America presentano agli editori italiani le opportunità che i loro mercati offrono, anche in termini di vendita e acquisto di diritti, di promozione della lettura, di innovazione.

Infine le tecnologie, protagoniste di un workshop in lingua inglese organizzato da ARDITO: Control your content in the digital market place. ARDITO outreach conference (dalle 10.15-13.30 in Sala Fellowship). Sarà possibile partecipare dietro iscrizione, potete trovare maggiori informazioni sugli argomenti e le modalità di partecipazione a questo link.

L’autore: Redazione

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Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.