Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i dati definitivi del mercato editoriale tedesco nel 2018, dopo le anticipazioni parziali rese note in questi mesi.
La fotografia scattata dalla Börsenverein des Deutschen Buchhandels mostra una sostanziale stabilità del mercato, con un fatturato complessivo derivante dalla vendita di libri pressoché costante rispetto al 2017, attestato a circa 9,13 miliardi di euro. Un risultato dello stesso ordine di grandezza anche rispetto a quello rilevato quindici anni fa (9,07 miliardi di euro nel 2003). Parallelamente l’anno scorso è continuato il calo del numero di novità pubblicate: 71.548 nel 2018 contro le 72,499 dell’anno precedente (-1,3%). Numeri ben lontani da quelli del 2008, anno in cui i nuovi titoli pubblicati erano stati 84.351.
L’indagine si è spinta ad analizzare i risultati del mercato nei primi cinque mesi del 2019. E in questo caso la tendenza è nettamente positiva: +4,1% a valore e +1,7% in termini di copie vendute rispetto allo stesso periodo nel 2018.
La vera novità del 2018 è l’aumento del numero di acquirenti di libri in Germania, dopo cinque anni di ripetuti segni negativi. Secondo il sondaggio effettuato da GfK su un campione rappresentativo di persone di età superiore a 10 anni, 29,9 milioni di tedeschi hanno acquistato almeno un libro, contro i 29,6 milioni del 2017 (300 mila persone in più da un anno all’altro). L’indagine, che comprende anche il download di e-book e di audiolibri ma esclude i testi scolastici, mostra come questa crescita sia particolarmente significativa proprio nelle fasce di età in cui negli anni scorsi si era registrato il maggior allontanamento dalla lettura: +15,2% nella fascia di età 20-29 anni e +15,8% nella fascia30-39 anni. Secondo Alexander Skipis, Managing Director della Börsenverein, questo aumento è dovuto anche alla rinnovata capacità di editori e librai di suscitare un nuovo interesse per la lettura e per il libro, attraverso l’ideazione di piani editoriali più coraggiosi e di nuovi concept per le librerie, l’organizzazione di eventi negli store e di iniziative sui social. Una crescita che però non riesce ancora a compensare il calo degli scorsi anni. Basta osservare che nel 2012 questo numero era pari a 36,9 milioni: 7 milioni di persone in meno in soli sei anni.
Se consideriamo i diversi generi editoriali, il risultato migliore nel 2018 è stato ottenuto dalla saggistica, con un +5,5% rispetto al 2017. A trainare il settore ha contribuito sicuramente il successo di vendite dell’autobiografia di Michelle Obama, arrivata in poche settimane – è stata infatti pubblicata in Germania il 13 novembre 2018 – sul gradino più alto della classifica dei libri più venduti di saggistica. Al secondo posto troviamo la versione tedesca del libro postumo di Stephen Hawking, Le mie risposte alle grandi domande, pubblicata in Italia da Rizzoli.
Un segno positivo è stato ottenuto anche dai libri per bambini e ragazzi (+3,2% rispetto a 2017) e dai titoli di scienze sociali, diritto ed economia (+2,2%). La narrativa ha registrato invece un calo dello 0,9%, mentre la contrazione più consistente di vendite ha riguardato i titoli di scienze naturali, medicina, informatica e tecnologia, con un -4,7%.
Se la classifica dei best seller di saggistica è dominata da autori internazionali, quella di narrativa vede ai primi posti titoli di autori tedeschi. Il libro di narrativa più venduto dell’anno infatti è Der Insasse, il nuovo libro dello scrittore tedesco Sebastian Fitzek, seguito dalla versione originale del nuovo thriller di fantascienza di Franz Schatzing, la cui versione italiana – La tirannia della farfalla – è stata pubblicata a fine ottobre dello scorso anno da Nord.
Dopo un 2017 caratterizzato dalla stabilità, nel 2018 il settore e-book ha registrato un’impennata, con un +9,3% di fatturato e una quota pari al 5% del totale delle vendite, contro il 4,6% delle dell’anno precedente. L’anno scorso è cresciuto anche il numero di e-book venduti (+12,7% e 32,8 milioni di unità) e il numero di persone che hanno acquistato e-book (3,6 milioni contro i 3,5 milioni del 2017). A crescere è stata anche la propensione all’acquisto: in media chi ha acquistato e-book, ne ha comprati 9,2 nel corso dell’anno, contro gli 8,3 del 2017. Più persone quindi acquistano e-book, ma la tendenza è di scegliere titoli più economici. In media il prezzo medio di un e-book acquistato in Germania è di 6,19 euro: un valore inferiore del 3,0% rispetto al 2017.
La libreria fisica si conferma essere il principale canale di vendita, con una quota di mercato del 46,8%. Il fatturato generato dalle vendite in libreria nel 2017 è stato pari a 4,27 miliardi di euro, in leggero calo rispetto al 2017 (-0,7%). Continua invece la crescita delle vendite negli store online (+4,0%), che oggi rappresentano il 19,5% del totale, contro il 18,8% del 2017.
Stabile infine la compravendita di diritti di edizione in Germania. Se da una parte gli editori tedeschi tendono a prediligere l’acquisto di titoli in lingua inglese, francese e giapponese, da proporre ai propri lettori, dall’altra l’Italia è il terzo mercato in termini di acquisto di titoli in lingua tedesca, dopo quelli di lingua cinese e russa, con una quota del 5,2% sul totale dei titoli complessivamente tradotti dal tedesco.
di Antonio Lolli
Questo è un articolo del Giornale della Libreria