Si conferma la tendenza al ribasso del mercato francese già rilevata nei mesi scorsi. Secondo i dati del Syndicat national de l’édition il fatturato degli editori ha registrato complessivamente un -1,6% rispetto al 2016, arrivando a 2,79 miliardi di euro, di cui 2,65 miliardi ottenuti dalla vendita di libri (sia in formato cartaceo che digitale) e 137,9 milioni derivanti dalla cessione dei diritti di edizione. Se escludiamo i testi scolastici, il fatturato è stato di 2,3 miliardi di euro, in calo dell’1,1% rispetto a quello dell’anno precedente.
La Francia ogni anno sostiene il settore editoriale con aiuti e investimenti mirati. L’anno scorso sono stati 24,5 milioni di euro i fondi destinati dal Centre National du Livre alla filiera del libro, di cui 5,2 milioni di euro indirizzati direttamente agli editori in particolare come incentivo alla pubblicazione e alla traduzione di titoli e allo sviluppo digitale.
Il 2017 è stato un anno a due velocità, con un primo semestre di decisa contrazione e un’ultima parte dell’anno caratterizzata da una graduale ripresa. Tra le cause della performance negativa dei primi sei mesi, va annoverato sicuramente anche l’effetto delle elezioni presidenziali di aprile, che tendono generalmente a catalizzare l’attenzione del pubblico e dei principali media. Segno meno anche per il numero di copie vendute (-1,05%), che si è attestato a 430 milioni di unità, contro i 435 milioni del 2016. L’anno scorso si sono ripetute alcune tendenze già rilevate nel 2016: il calo della tiratura media (-6,5%), in particolare delle novità (-7,2%) e l’aumento del numero di titoli pubblicati (+1,1%). Si sono mantenute stabili le vendite a valore di tascabili, con una quota sul totale analoga a quella del 2016 (14,0% del fatturato) e il 27% delle vendite a volume.
Nel 2017 il settore bambini e ragazzi ha rappresentato a valore il 12,8% del totale (con un giro d’affari di 340 milioni di euro, in calo rispetto ai 364 milioni del 2016), mentre la narrativa, con i suoi 602 milioni di euro di vendite (in crescita rispetto ai 586 milioni di euro dell’anno precedente), ha inciso con una quota del 22,7%.
È continuata la crescita del mercato digitale, anche se in misura minore rispetto al 2016. Il giro d’affari del settore è risultato pari a 201,7 milioni di euro, con un incremento del 9,8% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento delle vendite nel settore universitario e professionale, che sono arrivate a rappresentare il 75% del totale a valore.
I dati presentati dallo SNE e rilevati da Gfk evidenziano inoltre come le librerie di primo livello – ovvero quei punti vendita fisici ritenuti strategici sia a livello di giro d’affari che per capacità di diffusione dei libri – nel 2017 abbiano continuato a soffrire la concorrenza delle librerie online. Il 24,9% delle vendite infatti è stato realizzato nelle prime (con un -5,1% rispetto al 2016, che è arrivato dopo il -6,7% dell’anno precedente), mentre il 29,8% in quelle di secondo livello (che comprendono anche gli store online e che segnano un +2,0% dopo il +5,2% del 2016); il 29,1% delle vendite si sono concretizzate poi negli esercizi che in Francia si definiscono GSS, ovvero grandi superfici specializzate; infine il 16,2% del giro d’affari si avuto nella GDO.
«L’Italia è il secondo Paese al mondo verso cui la Francia vende più diritti di traduzione dei propri titoli. Il primo è la Cina» racconta Bernadette Vincent, responsabile dell’area libri e biblioteche della sede romana dell’Institut français. «Dei libri che vengono pubblicati ogni anno in Italia, 1.136 sono tradotti dal francese: un mercato di grande rilevanza per i nostri editori, e molto importante da sviluppare».
Nel complesso, il 2017 ha registrato un aumento del numero di titoli francesi venduti all’estero (+8,3%) e una crescita del 17,3% del numero di coedizioni. Tutti segnali della grande dinamicità internazionale del settore editoriale francese. L’Italia poi al primo posto per numero di coedizioni realizzate (333 titoli) seguita dai Paesi di lingua spagnola con complessivamente 283 titoli. L’italiano infine è al quarto posto tra le lingue maggiormente tradotte in francese, con una quota del 5% del totale, preceduta dall’inglese (62%), dal giapponese (13%) e dal tedesco (6%) e seguito dallo spagnolo (3%). Nel complesso le prime cinque lingue coprono l’89,4% del totale dei titoli tradotti.
Il report non comprende per il momento alcuna stima dell’andamento del mercato degli audiolibri in Francia. Per questo trend si dovrà aspettare la prossima edizione delle Chiffres de l’édition, prevista nel 2019.
Qualche anticipazione sul 2018? Secondo Nicolas Roche, direttore generale del Bureau international de l’édition française (BIEF) «per i primi tre mesi dell’anno i dati mostrano un andamento in positivo, con un +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017». Staremo a vedere se il trend sarà confermato anche nei mesi successivi e se si registrerà un’inversione di tendenza rispetto al 2017.
E infine i bestseller del 2017. La classifica pubblicata da «Livres Hebdo» dei libri più venduti vede in testa Astérix et la Transitalique (la cui versione italiana Asterix e la corsa d’Italia è pubblicata da Panini Comics), seguito al secondo posto da Ta deuxième vie commence quand tu comprends que tu n’en as qu’une di Raphaëlle Giordano. Il terzo gradino del podio è occupato da L’amie prodigieuse, versione francese del bestseller globale di Elena Ferrante L’amica geniale, con 519.100 copie vendute (fonte: Gfk).
1. Jean-Yves Ferri, Didier Conrad, Thierry Mébarki, Astérix et la Transitalique, Editions Albert René, 2017
2. Raphaëlle Giordano, Ta deuxième vie commence quand tu comprends que tu n’en as qu’une, Eyrolles, 2015
3. Elena Ferrante, L’amie prodigieuse, Folio, 2016
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