Il lavoro dell’editore è – anche se si tende a dimenticarlo, a volte – essenzialmente un’impresa imprenditoriale. L’editore non solo sceglie i titoli, sceglie chi ci deve lavorare (o ci lavora lui stesso) e si cura che arrivino nelle mani dei lettori, ma materialmente si mette in gioco per riuscire a ottenere tutto questo e, come ogni imprenditore, ottenere in tutto questo anche un tornaconto di tipo economico.
La differenza maggiore con altri tipi di impresa sta nel fatto che una casa editrice produce libri, un mezzo di comunicazione, confronto e scambio fondamentale, un modo in cui persone diverse possono conoscersi e scoprirsi. Per questo in tutti i Paesi – con dovute differenze – ci sono dei fondi destinati al sostegno delle traduzioni di opere dalla propria lingua alle altre: un aiuto fondamentale per molte case editrici, che così possono affrontare con più sicurezza l’investimento su opere che, altrimenti, rischiano di non essere pubblicate in luoghi diversi dalla propria «terra natia».
L’Europa, in questo, non fa eccezione: attraverso il programma Europa Creativa (iniziativa di sette anni gestita dalla Commissione Europea, il cui mandato è cominciato nel 2014) si propone di rafforzare la competitività del settore culturale e creativo europeo e promuovere la diversità culturale e linguistica dei Paesi membri anche attraverso il sostegno alla circolazione e alla traduzione di opere letterarie di qualità specialmente di quelle scritte in lingue meno diffuse e appartenenti a generi meno rappresentati sul mercato.
Europa Creativa aiuta ogni anno da 50 a 70 editori europei per la traduzione e la promozione di 400-500 libri. La prossima apertura del bando del 2017 per i contributi alle traduzioni apre nuove e importanti possibilità per tutti gli editori che vorranno cimentarsi nella traduzione di opere europee nella lingua del proprio Paese.
Quali sono le novità di questo bando? Innanzitutto la tipologia e durata del sostegno comunitario previsto. Con un budget complessivo di circa 2 milioni di euro, gli editori selezionati (circa 20-25 quelli previsti) potranno firmare un accordo di partenariato quadriennale (rinnovato di anno in anno) che prevede sovvenzioni annuali che potranno arrivare fino a 100 mila euro (per un totale di massimo 400 mila euro in quattro anni). Cifre importanti, che possono cambiare radicalmente il piano economico-operativo di una casa editrice, e che possono fare la differenza nella proposta e nel successo di un titolo sul mercato.
Inoltre il contributo europeo non sostiene solo le spese di traduzione e pubblicazione ma anche le attività di promozione (anche con strumenti digitali) delle opere tradotte per la migliore messa nel mercato.
Per questo motivo per essere selezionati ci vogliono un piano ben stilato e alcune condizioni obbligatorie; un progetto solido e una realtà stabile a presentarlo.
Le proposte infatti devono contenere una strategia quadriennale, insieme a un pacchetto di libri, dai 5 ai 10 titoli, da tradurre per il primo anno (solo di fiction, o di saggi con elementi narrativi), con un prospetto delle attività e del budget previsti per il primo anno. La strategia quadriennale è la base per la partnership: definisce gli obiettivi dei progetti sui quattro anni, la visione che lo sostiene; deve dimostrare il valore aggiunto del progetto per la circolazione della letteratura in Europa (e per la casa editrice proponente), descrivendo la linea editoriale che si intende seguire.
Inoltre, i partecipanti al bando devono essere editori attivi con almeno due anni di vita; altre norme riguardano la lingua di partenza e d’arrivo, la lingua del traduttore, la transnazionalità della traduzione stessa, il valore letterario dell’opera da tradurre e il suo status di titolo pubblicato, la nazionalità dell’autore, i costi effettivamente ammissibili che possono godere della sovvenzione.
I criteri per l’assegnazione dei contributi sono diversi – alcune attualmente anche in fase di revisione – e proporsi al meglio, facendo risaltare il proprio progetto, è fondamentale.
Più Libri Più Liberi, quest’anno, mira a fornire agli editori che parteciperanno alla kermesse, l’opportunità di conoscere meglio i dettagli di questo bando attraverso il dialogo diretto con chi lo amministra per la Commissione Europea. Nell’incontro Ci sono 400 mila euro per voi. Il nuovo bando europeo in favore delle traduzioni (9 dicembre, ALDUS ROOM – ore 12.00-12.45), Piero Fratini, Coordinatore Programma Europa Creativa – Supporto Editoria presenterà in anteprima il bando 2017 per i contributi alle traduzioni.
Ma c’è un’occasione speciale da non perdere per tutti gli editori interessati ad approfittare delle opportunità del bando: un incontro personale proprio con Piero Fratini, coordinatore del bando stesso, che sarà disponibile il 9 dicembre, dalle 15 alle 16.30, nella sala ALDUS Fellowship Program. Durante l’incontro potrà chiedere spiegazioni, consigli, suggerimenti su come riuscire a presentarsi al meglio e infine ottenere il finanziamento. Un’occasione unica per riuscire davvero a fare la differenza.
Cosa devi fare per poter avere questa opportunità? Solo prenotarti, inviando una mail all’indirizzo incontriprofessionali@plpl.it, specificando tassativamente:
Nell’oggetto: One to one con Piero Fratini;
Nel corpo mail: Nome e cognome di chi parteciperà al colloquio;
Nel corpo mail: Casa editrice/marchio per cui si intende partecipare.
Camilla Pellizzoli
Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.