«Siamo gemelli di Più libri più liberi, visto che siamo nati lo stesso anno. Siamo cresciuti insieme e abbiamo partecipato a tutte le sue edizioni. Il primo anno siamo arrivati in fiera con solo due titoli, dividendo un piccolissimo stand con Fandango». Con queste parole Carlo Gallucci inizia a tracciare la storia del rapporto tra la sua casa editrice e Più libri. Un legame che si è rafforzato anno dopo anno e che nell’edizione 2017 vede la casa editrice presentarsi con un marchio nuovo, Librido, dedicato interamente ai libri ibridi, che mescolano la carta e il racconto al gioco, unendo materiali e formati diversi.

«Il trasferimento alla Nuvola – continua Gallucci – consentirà di avere a disposizione spazi più ampi per gli editori, in linea con la tendenza attuale del mercato che vede i piccoli e medi editori indipendenti crescere in termini di numeri, visibilità e ruolo. In questi anni le domande di partecipazione a Più libri sono aumentate progressivamente e la sede precedente a un certo punto non ha più consentito di trovare uno spazio adeguato per accogliere tutti. Il passaggio di quest’anno quindi ha anche un valore simbolico che sottolinea  anche la dinamicità del settore».

Le indagini elaborate nel corso degli anni hanno messo in luce la fidelizzazione autentica che la fiera è riuscita a creare con il proprio pubblico. Un pubblico che è tornato perché ha apprezzato l’esperienza complessiva vissuta in fiera, ma anche le concrete possibilità di acquisto e di relazione con autori ed editori. «Quest’anno ci aspettiamo un pubblico ancora più ampio rispetto a quello delle precedenti edizioni. Prevediamo l’arrivo non solo delle persone che ci hanno seguito negli anni, ma anche di nuove fasce di lettori e non, attirati dall’architettura della Nuvola e dalla vitalità dei piccoli e medi editori».

Con la cresta rossa che spicca nel suo logo e che «fa il verso» al cognome del suo fondatore, la casa editrice romana ha incentrato il proprio catalogo sulla produzione per ragazzi, con un’evoluzione che l’ha portata a rispondere a tutte le esigenze dei più piccoli. «Se nella prima fase – continua Gallucci – i nostri libri erano dedicati soprattutto alla fascia 3-6 anni, con il tempo siamo andati a pubblicare anche materiali indirizzati ai bambini di età tra 0 e 3 anni, come i libri cartonati. Il nostro ultimo step ha visto la creazione di un nuovo marchio, Librido, in cui pubblichiamo esclusivamente libri ibridi, costituiti da materiali non tradizionali come la stoffa o la spugna e che spesso hanno gadget allegati. Fanno parte della collana anche le carte da gioco, con cui si vuole stimolare la curiosità dei più piccoli con domande sugli animali, sui colori e su altri argomenti più vicini alla vita dei più piccoli. Librido è partita l’estate scorsa e sta registrando già buoni risultati, con una trentina di titoli in catalogo. Nell’edizione di Più libri di quest’anno daremo un’ampia visibilità alla collana e il nostro obiettivo per i prossimi mesi sarà un suo ulteriore sviluppo, oltre a un maggior impegno nella produzione dedicata alle fasce di età un po’ più alte di quelle finora considerate».

Antonio Lolli


Questo è un articolo della newsletter di Più libri più liberi a cura del Giornale della Libreria, per consultarla clicca qui.