Quest’anno a Più libri più liberi saranno molti gli incontri con la Storia: Massimiliano Smeriglio in Per quieto vivere (Fazi Editore), intrecciando presente e passato, rievoca le ferite mai rimarginate dell’Italia del dopoguerra. L’autore ne parlerà con Gioacchino De Chirico e Marino Sinibaldi (8 dicembre ore 19.00, sala Vega).
Alessandro Barbero il 10 dicembre (ore 15.00, sala Vega) parlerà del suo recente Caporetto (Laterza) e presenterà il libro di Gastone Breccia Scipione l’Africano (Salerno Editrice) il 9 dicembre (ore 18.00, sala Luna), mentre Andrea Giardina, curatore di una importante Storia mondiale dell’Italia (Laterza), attraverserà assieme a Mario Calabresi 5.000 anni di storia (7 dicembre ore 18.30, sala Polaris).
Una rivisitazione molto personale del mito della Rivoluzione Russa nei racconti di Davide Orecchio Mio padre, la rivoluzione (minimum fax) presentato da Giordano Meacci (8 dicembre ore 16.00, sala Sirio). L’autore utilizza la «controstoria» come una chiave per scardinare il passato, per fare i conti coi mostri politici e le speranze tradite del Novecento, una guida per immaginare i futuri possibili.
Con un occhio alla storia e uno all’attualità sarà invece la presentazione del libro di Marco Di Branco, bizantinista e arabista, autore di Il califfo di Dio. Storia del Califfato dalle origini all’ISIS (Viella editrice) con Silvia Ronchey, docente di Civiltà bizantina all’Università di Roma Tre (6 dicembre ore 16.30, sala Giove).
Si comincia con l’incontro con Gigi Proietti e Walter Veltroni, coordinato da Paolo Conti, su “Roma:
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Leggi tuttoNon mi piace troppo essere al centro dell’attenzione. Ma ultimamente si fa un gran parlare
Leggi tuttoSono il protagonista di quasi tutti i tuoi i tuoi libri Michele, ma raramente ho
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