Storie da più libri

La fiera dello stare insieme, ognuno con le sue specificità e passioni, nel nome della cultura.

Lo stand di libri religiosi di fianco a quello dei razionalisti atei. Le battute in romanesco di Zerocalcare a pochi metri dalle profonde riflessioni di Marc Augé. Le canzoni di Luca Carboni ad accompagnare la saggezza di Piero Angela. Ecco cosa è successo a Più libri più liberi. Non soltanto una fiera del libro, una promozione della lettura, ma un esempio concreto e reale di come la vera cultura sia stare insieme, gomito a gomito, ognuno con le sue specificità e passioni.

Piero Angela a #piulibri16

Piero Angela a #piulibri16

Questi cinque giorni sono stati un punto d’incontro di realtà diverse, anche diametralmente opposte. Il fumetto si è alternato con il saggio, il romanzo con le favole per bambini.
Romano Montroni, durante l’incontro d’inaugurazione, ha detto che “le sorti della lettura coincidono con le sorti del nostro Paese, per avviare una nuova fase di crescita economica e civile”. E i cinque giorni di PLPL hanno confermato questo pensiero. E lo hanno fatto in maniera concreta, visibile. Sì, perché non può essere un caso se un’esperienza del genere si è realizzata proprio a partire dalla comune passione per la lettura, in un contesto storico che spesso parla di contrasti e divisioni.
Persone di tutte le età e di ogni appartenenza culturale hanno affollato il palazzo dei congressi dell’Eur sin dalla mattina del 7 dicembre e fino al pieno di folla per il saluto finale del grande Andrea Camilleri di domenica sera. Ognuno ha impiegato questi cinque giorni a esplorare i suoi generi e autori preferiti, certamente ne avrà scoperti di nuovi, ma non avrà mai perso di vista ciò che l’ha portato in fiera: i libri. Perché, come ha detto Lidia Ravera durante l’incontro d’inaugurazione: “Avere un sacchetto pieno di libri è come vestire un’armatura, ci fa sentire più attrezzati a sopravvivere”.

Hanif Kureishi ha aperto la quindicesima edizione di Più libri più liberi

Hanif Kureishi ha aperto la quindicesima edizione di Più libri più liberi

Il fascino di Più libri più liberi è proprio qui: nella possibilità di scoprire novità, conoscere i propri autori, ascoltare le loro parole, lasciare spazio all’emozione e alla riflessione. Che poi è l’invito con cui Hanif Kureishi ha aperto la fiera: “Uno scrittore ha l’obiettivo di contribuire al dibattito, generando nuove idee nel caos che compone la nostra società”. Una cosa che sicuramente è riuscito a fare Dario Fo, ricordato da Sergio Staino nel suo valorizzare costantemente l’elemento irrazionale come fondamento della creatività. Una creatività che, per essere fruibile ai lettori, non deve mai prendersi troppo sul serio, come ricorda Bruno Manfellotto nel citare gli insegnamenti di Umberto Eco.

Anche il fumettista spagnolo Paco Roca fra gli ospiti di #piulibri16

Anche il fumettista spagnolo Paco Roca fra gli ospiti di #piulibri16

Insieme agli scrittori di romanzi, saggi e poesie, c’erano anche i fumettisti, che hanno dato vita a incontri spumeggianti. Paco Roca ha sottolineato che “la cosa più bella è essere compreso dai lettori, è così che si è ripagati del duro lavoro”; ma anche che non si può sperare di soddisfare il pubblico facendo sempre le solite cose, perché “non esiste un lettore tipo: ognuno è differente dall’altro”. Una riflessione che ha trovato corrispondenza anche in Zerocalcare: “Mi sono accorto che se fai qualcosa che non ti appartiene e lo fai per inseguire il pubblico, il pubblico se ne accorge. Il lettore non vuole essere rassicurato, ma avere un pezzo di qualcosa di vero, di sincero”. Vero, come vero deve essere ciò che emerge attraverso la finzione letteraria. “Ogni storia deve avere un diamantino inscalfibile – ha spiegato Gipidue o tre parole, quello di cui parla davvero la storia”.

Marco Travaglio al Palazzo dei Congressi per Più libri più liberi

Marco Travaglio al Palazzo dei Congressi per Più libri più liberi

Tra le presentazioni e i dibattiti culturali, si è dato spazio anche all’attualità con interventi di Marco Travaglio, Enrico Mentana, Marco Damilano, Lirio Abbate, Emiliano Fittipaldi ma anche dalla squadra di Gazebo e dall’attore e regista Pif. Travaglio osserva che, soprattutto dopo i toni aspri creati dalla campagna referendaria, “bisognerà domandarsi cosa ha fatto l’informazione, che è uno dei problemi più importanti in Italia”. E il direttore di La7, Enrico Mentana gli fa eco sottolineando come l’informazione debba riportare i fatti e narrare un evento senza strumentalizzarlo o raccontarlo con doppi fini. Proprio perché, come dice Pif, “bisogna sempre mettere in discussione la propria verità” e non partire da quest’ultima per filtrare e dunque mistificare la realtà. Una realtà che può certamente essere migliorata e resa più umana da un approccio alle cose come quello che si è visto nei cinque giorni di Più libri più liberi. Un approccio strutturalmente legato alla cultura. E che dunque non può che passare dalla lettura, in tutte le sue forme.

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La fiera

Più libri più liberi è la fiera di Roma dedicata esclusivamente all'editoria indipendente: cinque giornate dove scoprire le novità e i cataloghi di oltre 500 editori, incontrare autori, assistere a performance musicali, reading e dibattiti. Un'occasione da non perdere per lettori e addetti ai lavori.

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