“Le sei donne avanzano verso di te nel vuoto bianco. Sussulti come se ti stessi svegliando da un sogno. Ti giri intorno, guardi di lato, su e giù. Non vedi nulla cui potresti aggrappare lo sguardo. Non c’è niente, eccetto quella singolare comitiva che fluttua e si avvicina sempre di più”.
Un romanzo corale e polifonico, carico di densità filosofica. Oneiron di Laura Lindstedt è un racconto affascinante che parla di corpi adulati, violentati, ridisegnati, usati come mezzo artistico, fonte di vita e causa di morte. Oneiron è una formula magica che tiene legate Nina, Ulrike, Polina, Shlomith, Rosa Imaculada, Wlbgis e Maimuna, le sette protagoniste di questo romanzo. Le donne s’incontrano inspiegabilmente in uno spazio bianco, vuoto, forse un limbo. Non ricordano che cosa gli sia successo né sanno dove si trovano o perché. Forse non vogliono “ricordare che la realtà non è nebbia, generica oscurità e brancolio ma atroce lucentezza”. Decidono così di intraprendere a turno un percorso a ritroso tra i brandelli dei loro ricordi. Ognuna di esse, grazie al sostegno delle altre, troverà il modo di ricostruire la propria identità e pronunciare una parola capace di donare loro per sempre la libertà.
Uno dei maggiori casi editoriali dell’anno, che lo scorso dicembre ha vinto il Premio Finlandia, è il frutto della sensibilità della scrittrice Laura Lindstedt, donna che non concede sconti nemmeno al suo Paese d’origine. Durante il discorso alla cerimonia di premiazione di uno dei massimi riconoscimenti letterari in Finlandia ha denunciato con parole dure le scelte politiche che stanno portando la sua patria a diventare una «società dove il vacuo spirito della lotta ha preso il posto della civiltà, in cui insultare e minacciare con la violenza sono la normalità del comunicare. Al posto del ragionamento, ci sono le reazioni armate; invece delle argomentazioni, le bombe molotov. La politica del governo finlandese improvvisata ma ideologicamente tendenziosa, mina il sentimento generale di sicurezza. I neoliberali raccontano la loro ideologia e intanto le briciole che rimangono sulle tavole dei ricchi cadono nella bocca del povero».
Tutta la forza della Lindstedt, nata a Kajaani, in Finlandia nel 1976, le cui parole incidono la pagina e tratteggiano figure dai contorni sfumati, è restituita dal suo secondo romanzo, Oneiron, pubblicato in Italia da Elliot. Un appuntamento immancabile a Più Libri Più Liberi, da scoprire l’11 dicembre alle ore 17 insieme all’autrice, Valeria Parrella e Sylvia De Fanti.